giovedì 17 luglio 2008

Il Petrolio alle stelle e la Logica sotto terra



Come tutti sappiamo giorno dopo giorno siamo sempre più poveri a causa della inarrestabile crescita dell'oro nero. Il problema è veramente serio e preoccupante!
Siamo passati da 9,82 dollari al barile nel 1999 ai circa 150 dollari di qualche giorno fa. La crescita è esponenziale, e siamo solo all'inizio. Il tutto si ripercuote ovviamente sulle nostre tasche. basta considerare che nel 2005 per acquistare un litro di benzina erano necessari 1 euro, mentre oggi ce ne vogliono almeno 1,5 cioè un incremento del 50% in soli 3 anni.
Ripeto, il problema è serissimo, eppure ogni giorno quel che tiene banco è il penoso teatrino delle intercettazioni telefoniche, delle “veline”, delle dichiarazioni di questo o di quel parlamentare, delle leggi ad personam, dell'attacco costante ai magistrati, dei ministri-ombra di se stessi ecc.
In mezzo a tutto questo chiacchiericcio, nessuno parla quasi più dei veri problemi del paese e dell’evidenza che stiamo diventando sempre più poveri per il costo dell’energia.
A dire il vero un piccolo consiglio per il Governo io ce lo avrei. Un consiglio teso a cercare di far qualcosa di concreto e di immediato per risolvere, o almeno ridurre, questo disastroso problema.
Basterebbe, infatti, leggere un bellissimo libro di Maurizio Pallante dal titolo “Un futuro senza luce?”.
Anche senza essere dei matematici, dal libro si apprende facilmente che l'attuale legge che prevede l'obbligo di accendere i fari anche di giorno nonstante sia presente un sole accecante, fa sì che ciascun automoblista consumi circa 41 litri in più all'anno per ogni veicolo, approssimando il tutto per difetto (con un incremento percentuale che oscilla fra il 2,8 e il 4,1). Ciò è dovuto ovviamente ad un maggior dispendio di energia da parte dell'alternatore necessario per permettere alle luci di funzionare nelle ore diurne.
Se si considera che gli automezzi in circolazione sono circa 40 milioni, l’incremento complessivo dei consumi di carburante dovuto a questa legge insensata è pari a: 1,5 euro al litro X 41 litri annui X 40 milioni di automezzi = 2.460.000.000 di euro all'anno.
Ciò, ovviamente comporta anche un aumento delle emissioni di diossido di carbonio di circa quattro milioni di tonnellate.
A questo punto la domanda nasce spontanea? Come mai bisogna tenere per forza le luci accese anche con un'eccellente visibilità e far spendere ai cittadini 2.460.000.000 di euro all'anno, nonchè danneggiare ulteriormente il già disastrato ambiente senza per giunta alcun guadagno in termini di sicurezza (visto che, come tutti sappiamo, il problemi degli incidenti sulle strade dipendono quasi esclusivamente dall'alta velocità e dal non rispetto del codice della strada e non certo dal tenere le luci costantemente accese anche di giorno!)?
Per dare una risposta a questa domanda basta sapere che più della metà del prezzo dei carburanti sono imposte!
Quindi l’erario, con questa astuta quanto subdola legge ha incrementato annualmente i suoi incassi di una cifra pari a più di 1 miliardo di euro.
Il tutto fregandosene altamente dell'ambiente, dei protocolli di Kyoto e, soprattutto, della nostra salute e delle nostre tasche.
Veramente una vergogna!
Ci vuole tanto a cambiare una legge del genere, almeno ora che il petrolio è alle stelle e la logica sotto terra?

1 commento:

Anonimo ha detto...

complimenti...articolo davvero interessante!
certo che le proposte degli ultimi tempi in tema di energia fanno davvero rabbrividire: l'unica soluzione che ci propongono gli illuminati governanti è il ritorno al nucleare!
poveri noi!!

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