Nel nostro caro Paese, c'è qualcosa che non va nell'informazione! Sicuramente non ho scoperto l'acqua calda, ma il problema è che ogni giorno ne abbiamo la riprova! Benché trattasi di una democrazia, e benchè tutti i politici a parole si dicano sostenitori della libertà di stampa, nei fatti agiscono in modo contrario attraverso leggi, disposizioni, delibere e provvedimenti di varia natura. Conseguenza di ciò è che, a seconda delle organizzazioni internazionali che stilano le classifiche, ci troviamo tra il 40/mo e il 79/mo posto nella graduatoria sulla libertà di stampa. Un piazzamento ben poco onorevole per una Nazione decmocratica che si autodefinisce "culla del diritto" e che è tra le Nazioni occidentali più “evolute”.
In particolare, secondo un’istituzione americana che da oltre sessant’anni analizza le democrazie nel mondo, la “Freedom House”, siamo nella graduatoria mondiale delle libertà di stampa al 74mo posto, pensate, dopo Ghana (64/mo), Israele (66/mo) e Botswana (72/mo). Quello che però preoccupa non poco è che fino alle Isole Salomone, e cioè al 73/mo posto, lo status scritto nella tabella è Free (cioè libero!), ma dal 74/mo posto in giù (posizione italiana) lo status è considerato Partly Free, cioè «parzialmente libero»!
Eccoci spiegati come mai, solo nelle ultime settimane, abbiamo assistito a due censure, subite da due bravi giornalisti: Marco Travaglio (semplicemente un mito), cronista giudiziario, e Alessandro Sortino delle Iene.
In particolare, contrariamente a quanto annunciato, con tanto di comunicato ufficiale, dal programma “Terra” di Canale5, nella puntata del 20 gennaio dedicata a Bettino Craxi, l' intervista a Travaglio sulle condanne e i soldi rubati dall'ex leader socialista non è andata in onda. Chissà perchè!
Sortino, invece, pochi giorni fa aveva preparato un servizio su Mastella e compagni che doveva andare in onda su “Le Iene”, ma anche in tal caso il servizio è stato censurato. In conseguenza di ciò il giornalista ha deciso di dimettersi dando a tutti una lezione di stile.
Ma non dovevamo essere una democrazia con piena libertà di informazione?!
L'importante è lasciare il popolo nell'ignoranza. Meno sa e meno rompe!!
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