venerdì 4 gennaio 2008

Cioccolato e benessere



Si sente spesso decantare le proprietà antiossidanti del cioccolato, così come si sente parlare dei grassi e zuccheri contenuti in esso. Allora farà bene o farà male il mitico cioccolato? Come spesso accade la verità sta nel mezzo.

Per cominciare, quindi, partiamo dai valori nutrizionali del cioccolato.

Tali valori dipendono dalla percentuale di cacao in esso presente e comunque non si discostano molto dalle 500-600 Kcal per 100 g, a prescindere dal tipo. La percentuale di carboidrati varia dal 35% del cioccolato fondente (che contiene circa il 75% ), al 50% del cioccolato al latte; i grassi variano rispettivamente dal 30 al 40%, il resto sono proteine.

Diciamo quindi che mediamente, in una alimentazione corretta è molto difficile introdurre più di 20-30 g di cioccolato al giorno (a causa del bassissimo indice di sazietà e dell'apporto calorico molto elevato, 100 Kcal per 20g).

La notizia positiva è che il cioccolato contiene anche i polifenoli ( in particolare i flavonoidi, cioè una delle 5000 molecole che costituiscono i polifenoli ) , vale a dire sostanze antiossidanti naturali presenti nelle piante che possono risultare utili nella prevenzione dell'ossidazione delle lipoproteine e nel "sequestrare" i radicali liberi. Gli antiossidanti, infatti, sono una delle principali difese dell'organismo contro le lesioni provocate dai radicali liberi, molecole dannose per le cellule, generate nei processi di metabolismo dell'organismo e purtroppo da varie situazioni ambientali che interferiscono a livello biochimico con i componenti del nostro organismo.
Oltre all'azione antiossidante, i flavonoidi possono inibire l'attivazione e l'aggregazione delle piastrine, le cellule responsabili del processo di coagulazione ma anche della formazione di trombi, pericolosissimi per la circolazione sanguigna.

Infatti sull'ultimo numero di NATURE sono stati pubblicati risultati sugli effetti positivi dei flavonoidi, e, secondo il gruppo di ricerca, il latte interferisce con l'assorbimento delle sostanze antiossidanti presenti normalmente nel cacao, annullandone l'effetto benefico per l'organismo. Da ciò si deduce quindi che il cioccolato fondente è senz'altro più salutare di quello al latte anche perchè meno calorico.

Inoltre i semi del cacao e il cioccolato contengono abbondanti tracce di minerali che contribuiscono alla funzionalità ottimale di tutti i sistemi biologici e al mantenimento del tono vascolare.
In ultimo vanno ricordati gli effetti stimolatori del cioccolato su alcune zone del cervello che producono sostanze dette endorfine che, pur a livelli bassissimi, entrano in gioco nei processi depressivi e di stress inibendoli e migliorandoli.

Il problema però è la quantità di queste sostanze benefiche contenute nel cioccolato.

Infatti la loro quantità è talmente bassa che bisognerebbe mangiarne una quantità elevata. Cosa improponibile in quanto mangiare tanto cioccolato significherebbe incamerare anche tanti zuccheri e grassi! Pertanto dire che il cioccolato fa bene al cuore perché ricco di antiossidanti, in realtà è una parziale verità. Cioè diciamo che il gioco non vale la candela!

La rivista “The Lancet” infatti avverte: i benefici di questa calorica e grassa leccornia per il cuore, forse alimentati anche dalle aziende produttrici, potrebbero essere in realtà ininfluenti, in quanto la tavoletta contiene alla fine veramente pochi flavonoidi ma tanti grassi e zuccheri.

Inoltre, avverte l'editoriale, le case produttrici spesso tolgono i flavonoidi dal cacao durante la produzione perché questi composti danno un sapore amaro alla cioccolata.

Inoltre sono veramente poche le aziende che nell'etichetta aggiungono informazioni chiare e complete anche sul contenuto in flavonoidi.

Concludendo, quindi, cioccolato sì ma con moderazione!

Nessun commento: