martedì 22 aprile 2008

V2-DAY: il giorno della "Libera Informazione"


L'Italia non ha una informazione libera. Secondo Freedom-House
siamo al 64° posto come libertà di informazione...veniamo dopo la Guyana e Israele!!
Qui trovate l'elenco completo redatto da Freedom-House.
Questo è il motivo per il quale nessuna televisione, nessun giornale sta
promuovendo il referendum del 25 aprile per una "Libera informazione in un libero Stato".
Sarebbe la loro fine.
L'informazione libera e pluralista è la base della democrazia. Se qualcuno pensa che la democrazia sia costituita solamente dal mero atto di deporre la scheda elettorale nell'urna ogni 5 anni, si sbaglia di grosso. Anche nell'Italia mussoliniana o nella Russia di Breznev (capo assoluto dell'Unione Sovietica dal 1964 al 1982) si votava: i cittadini (sudditi) venivano chiamati a deporre le schede nelle urne ogni tot numero di anni. Ma a nessuno è mai passato per la testa di definire quei regimi "democratici"!
In Italia è arcinoto che, di fatto, la fonte primaria d'informazione è per almeno l'80% della popolazione la sola tv. Ma se ai cittadini vengono date, mediante la tv, solo verità parziali, quando non addirittura falsità spacciate per verità, allora si sta esercitando nei loro confronti una vera e propria violenza, perché si sta violando il diritto delle persone ad un'informazione corretta sancito dall'articolo 21 della nostra Costituzione.
Democratico è quello Stato e quel popolo in cui chi governa è sottoposto, tra i tanti controlli, a quell'informazione che dice i fatti per come stanno realmente.
L’unica via d’uscita, a parte il cambiare paese, è internet.
Se nei mesi e negli anni a venire aumenteranno i cybernauti sottratti alla televisione che racconta gli asini che volano, potremo sperare in un risveglio della coscienza collettiva di massa che premierà la verità e minerà il potere dell’oligarchia minoritaria bugiarda.
La nostra libertà di giudizio dipende dalla nostra libertà di informazione!
Se non c'è l'una non può esserci l'altra. Siamo ciò che vediamo e ciò che leggiamo!
Ecco perchè il quarto potere, cioè l'informazione, è importantissima e non deve assolutamente essere accentrata in poche mani o peggio ancora in mano ad una sola persona.
Il cosiddetto pluralismo dell'informazione è una condizione necessaria ed indispensabile per una sana democrazia.
Per cercare di cambiare le cose in meglio c'è bisogno della partecipazione di tutti!! Ciascuno di noi deve fare la propria parte! Non basta solo lamentarsi quando le cose non vanno (come ben sappiamo fare noi italiani). Bisogna agire! Tutti...non solo i soliti noti!
Diffondiamo il più possibile la notizia e i punti di raccolta delle firme per il referendum del 25 aprile!
I punti del referendum sono i seguenti:


1- abolizione dell'ordine dei giornalisti di Mussolini (Einaudi scrisse: "L'albo obbligatorio è immorale, perché tende a porre un limite a quel che limiti non ha e non deve avere, alla libera espressione del pensiero. Ammettere il principio dell'albo obbligatorio sarebbe un risuscitare i peggiori istituti delle caste e delle corporazioni chiuse, prone ai voleri dei tiranni e nemiche acerrime dei giovani, dei ribelli, dei non-conformisti")

2- cancellazione dei contributi pubblici all'editoria (
di un miliardo di euro all’anno), che la rende dipendente dalla politica

3- eliminazione del Testo Unico Gasparri sulla radiotelevisione, per un'informazione libera dal duopolio Partiti(RAI)-Mediaset


Il 25 aprile saremo in 460 punti in tutta Italia
e in città su 5 continenti.
Trova quello più vicino a te su: http://www.beppegrillo.it/v2day/mappa/
Partecipiamo numerosissimi!!!
E ricordate: "solo la conoscenza può renderci liberi"!!!


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