martedì 8 aprile 2008

VOTO O NON VOTO... QUESTO E' IL PROBLEMA!



Sento parecchie persone parlare di partiti, di colori politici, di destra, di sinistra ecc. Oggigiorno, a mio avviso, andare a votare basandosi su queste cose ha poco senso. Abbiamo visto, infatti, che spesso destra e sinistra possono essere due facce della stessa medaglia. A questo punto, allora, che fare? Come comportarsi al voto? Credo che l’unico modo per non sbagliare, cioè per fare una scelta consapevole, una scelta che non si basi solo sugli slogan elettorali che ascoltiamo ogni giorno in TV, sia quello di andare a vedere chi sono le persone che sono state candidate dai partiti!Cioè controllare in primis che tali persone abbiano la fedina penale pulita, e poi cercare di racimolare quante più informazioni possibili su di essi in modo da conoscere il più possibile sulla loro vita e sulle loro “opere”.

Solo così si riuscirà ad evitare la trappola dei partiti e degli slogan elettorali, solo così si saprà a chi veramente si sta votando al di là del nome e del colore del partito o della faccia del suo leader. I partiti sono fatti di persone e non di colore, pertanto solo valutando attentamente chi sono le persone che lo compongono si può effettivamente fare una scelta consapevole!

Fortunatamente in questo lavoro di ricerca di informazioni sui vari membri delle liste dei vari partiti, ci vengono incontro due grandi giornalisti, Marco TRAVAGLIO e Peter GOMEZ, con il loro nuovo capolavoro: “Se li conosci li eviti” edito da Chiarelettere.

Si tratta di un vero e proprio “manuale di pronto soccorso” per aiutare tutti gli elettori a scegliere meglio ed in modo del tutto consapevole quali parlamentari nominati dai partiti votare e quindi mandare in Parlamento.

Già il nome del libro è molto significativo, ma il sottotitolo è ancora più esplicativo:

Raccomandati, riciclati, condannati, imputati, voltagabbana, fannulloni del nuovo Parlamento”.

Leggendo il libro viene fuori un quadro desolante! Un numero su tutti: 150 gli “impresentabili”possibili futuri parlamentari appartenenti a quasi tutte le liste!

Si va dai somari, che ignorano persino la data di scoperta dell’America, ai numerosi (anche questa volta) con la fedina penale sporca o quasi sporca.

Primo in classifica è il Popolo delle libertà (PDL)! Esso, infatti, nonostante non abbia ricandidato i vari Vito, Bondi, Pomicino, ecc., è comunque riuscito ad arrivare primo in questa allettante competizione. Grazie a numerose new entry di tutto rispetto, infatti, è riuscito comunque a raggiungere un più che degno risultato: 25 condannati in primo, secondo o terzo grado, più circa altrettanti tra indagati, rinviati a giudizio o salvati in corner grazie alla benedetta prescrizione!! Niente male è?! Risultato di tutto rispetto e soprattutto difficile da replicare!

Infatti il secondo classificato, l’UDC, si distanzia nettamente dal primo classificato.

In tal caso, infatti, i condannati fra provvisori e definitivi sono solo 5! Arriviamo a 9 se consideriamo anche gli indagati, rinviati a giudizio, salvati dalla prescrizione o miracolati da leggi vergogna e dalle varie forme di immunità e di insindacabilità parlamentare (compresi i dinieghi di autorizzazione all'uso delle intercettazioni telefoniche).

A seguire abbiamo “L’Arcobaleno con 2 condannati ,“La Destra” con 2 rinviati a giudizio, , i “Socialisti” con 1 condannato e finanche il “Partito Democratico” (PD), benché il suo leader avesse promesso di non candidare alcun condannato (né in primo, né in secondo e né in terzo), annovera tra le sue liste ben 2 condannati definitivi (Carra e Papania), 1 condannato in primo grado, 1 in appello, 5 indagati, 1 rinviato a giudizio, 3 salvati dalla prescrizione.

Per una lista completa di tutti i candidati nei guai con la giustizia leggete qui.

Una nota di merito va invece all’Italia dei Valori (IDV) di Antonio Di Pietro che, come ha riferito più volte, non ha candidato nemmeno un “impresentabile”! Anzi.

Scorrendo la lista dei suoi candidati si possono notare tanti nomi di persone di tutto rispetto, persone che veramente possono fare tanto per l’Italia. E mi riferisco a gente come Giuseppe Giulietti, ex segretario dell’Usigrai (Unione sindacale giornalisti RAI), che si è sempre battuto per la libertà di informazione (grazie anche al suo sito www.articolo21.info) , cosa importantissima in una democrazia che si rispetti! Ed inoltre, come non ricordare la sua ferma opposizione alla legge “bavaglio” proposta da Mastella e sostenuta sia da destra che da sinistra, legge necessaria a mettere il bavaglio ai giornalisti in merito alla pubblicazione di intercettazioni o atti di indagine non più coperti da segreto investigativo perché depositati alle parti.

Silvana Mura, persona che si è opposta con tutte le sue forze al tentativo dei segretari amministrativi di tutti gli altri partiti di ripristinare il finanziamento pubblico dei partiti e alla fine è riuscita a fa ritirare una legge già praticamente fatta con l’accordo bipartisan di destra e sinistra!

Pancho Pardi, filosofo e scrittore, che nel gennaio del 2002 è stato tra i promotori della prima manifestazione italiana per la libertà d’informazione e l’autonomia della giustizia. È tra i fondatori dell'associazione politica Laboratorio per la Democrazia, e nel 2007 ha aderito al V-Day di Beppe Grillo.

Teresa Cordopatri, simbolo della lotta alla n’drangheta in Calabria.

Franco Barbato definito dalla stampa “Il Sindaco anticamorra” dal 1992 al 1998 quando, in un momento particolare e difficile (sull’onda di Mani Pulite), il suo impegno e la sua coerenza lo hanno costretto anche ad una vita sotto scorta. È tra i promotori e sottoscrittori del “Manifesto per la riforma della politica” (primavera 2007) insieme a Beppe Grillo, Marco Travaglio, Pancho Pardi, Dario Fo, Elio Veltri, Oliviero Beha, Franca Rame, Roberto Alagna, Gianni Barbacetto, Anna Cinquegrane, Lidia Ravera.

Leoluca Orlando, avvocato,ex docente di diritto pubblico regionale all'Università di Palermo e vero e proprio simbolo dell’antimafia siciliana, è stato sindaco di Palermo nel 1993 e nel 1997, un periodo da molti ricordato come "la primavera" di Palermo, grazie soprattutto ad una serie di riforme attuate per allontanare gli interessi economici delle cosche dal Comune di Palermo. In particolare, è da ricordare il processo di dismissione dell’affidamento degli appalti per le manutenzioni a società sospettate di appartenere alle famiglie mafiose.

Elio Lannutti, un pilastro delle Associazioni dei consumatori. Da una sua idea nasce infatti l'associazione di consumatori indipendente Adusbef (Associazione difesa utenti servizi,bancari,finanziari,assicurativi), che presiede dall’atto della sua costituzione (13 maggio 1987). Da sempre a fianco dei consumatori contro i numerosissimi scandali finanziari che hanno colpito l’Italia negli ultimi anni, da quello della Bipop-Carire (ottobre 2001), ex banca fiore all’occhiello della nuova economia,al crack Parmalat, Cirio, bond argentini, ai “furbetti del quartierino”,contribuendo alle dimissioni dell’ex governatore di Bankitalia Antonio Fazio!

Infine, c’è lo stesso Di Pietro, che pur non essendo il De Gasperi del 2000, ha saputo opporsi con grande coraggio e determinazione all’indulto salva-Previti, salva-furbetti dal colletto bianco, e salva-corrotti, agli attacchi contro i pochi eroi rimasti in Italia, cioè i magistrati De Magistris e Forleo, al tentativo bipartisan di salvare il pregiudicato Cesare Previti ( condannato a 6 anni di detenzione per l'accusa di corruzione nell'ambito del processo IMI-SIR) alla Camera, al tentativo di salvataggio di D’Alema e Latorre da parte della giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera ed infine alla pessima controriforma dell’ordinamento giudiziario fatto dal ministro della Giustizia Mastella!

Inoltre ha saputo pronunciare molti “no” a difesa di noi tutti, dal “no” alla limitazione delle intercettazioni telefoniche, al “no” alla legge “bavaglio” di Mastella, al “no” al comma Fuda (politico italiano , ex Presidente della provincia di Reggio Calabria) che assicurava la prescrizione agli amministratori pubblici indagati dalla Corte dei conti per infrazioni contabili. Infine è stato uno dei pochi a dire “si” a Rete4 sul satellite in ottemperanza a quanto stabilito dalla sentenza dell’Alta Corte di Giustizia europea che, dichiarando illegittime le proroghe concesse a Mediaset dal 1999, privano da nove anni “Europa 7” delle frequenze necessarie per trasmettere. A tal proposito ricordo che se nel 2009 l'Italia non cambierà sistema, si beccherà una multa di 350-400 mila euro al giorno, con effetto retroattivo dal 2006. Questo perché i nostri politici (tranne Di Pietro e pochi altri) non vogliono applicare la sentenza suddetta! Loro se ne fregano e noi paghiamo!!

Mi fermo qui!

Concludendo, se tutta questa gente sopra descritta riuscirà ad andare in Parlamento, non potrà che fare del bene all’Italia. Faranno da contrasto ad eventuali altre leggi porcate che verranno sicuramente proposte a prescindere da chi vincerà le elezioni! E' la storia che ce lo insegna!

Infine voglio evidenziare una novità nel quadro politico italiano, sconosciuta ai più grazie alla nostra informazione che dà poca voce ai “pesci piccoli”. Mi riferisco al grande Stefano Montanari ( www.stefanomontanari.net , www.nanodiagnostics.it ), che ha avuto il coraggio di scendere in campo politico col suo nuovo partito “Per il Bene Comune” per cercare di salvare la nostra terra dalle continue minacce di distruzione che tutti i giorni le arrivano da parte di un popolo che ha ormai dimenticato di essere “fatto” di aria , terra ed acqua, e che quindi una volta che le ha distrutte o irrimediabilmente inquinate, non potrà che soccombere anch’esso insieme a loro!

2 commenti:

Gianluca Pistore ha detto...

veramente interessante il tuo blog, ti andrebbe uno scambio link?

www.gianlucapistore.com

ganas de hacer ha detto...

turismoliberiCaro collega travaglino,
condivido pienamente ciò che hai pubblicato in questo intervento.

Lo scenario politico italiano è deprimente, per non parlare poi della pseudo democrazia nella quale viviamo.

I pochi giornalisti veri vengono accusati di essere faziosi solo perchè fanno il loro dovere, solo perchè dicono la verità.

I magistrati come De Magistris o la Forleo vengono apostrofati terroristi, isolati e perseguitati.

Politici come Antonio Di Pietro sono considerati come una spina nel fianco della coalizione perchè "osano" battersi contro leggi vergognose.

Ma che paese è il nostro?

Fortunatamente ci sono professionisti e uomini puliti che ci fanno ancora sperare in un futuro migliore.

Dobbiamo sostenerli affinchè la loro voce non sia quella di chi urla nel deserto ma la base solida per un' Italia pulita in cui alberghino legalità e libera informazione.