mercoledì 30 aprile 2008

Vuoi sapere se il prezzo è giusto? Componi il 47947

SMSCONSUMATORI

Siamo al supermercato e abbiamo un dubbio riguardo al prezzo della nostra carne preferita. Nulla da temere! Ci viene in soccorso il numero gratuito 47947.

Infatti, grazie ad un'iniziativa del ministero delle Politiche agricole già realizzata negli anni scorsi, basta inviare un sms al 47947 per veder comparire sul display del proprio cellulare il prezzo medio di carne, pesce, formaggi, frutta e di un'altra ottantina di prodotti alimentari.
Per ottenere il servizio sarà sufficiente inviare il messaggino al numero suddetto, scrivendo il nome del prodotto di cui si vuole conoscere il costo. In risposta si otterrà il prezzo dall'origine al dettaglio, suddiviso per grandi aree di distribuzione: Nord, Sud e Centro.
Per maggiori informazioni, collegarsi al sito smsconsumatori.

Un modo efficace e rapido per combattere la speculazione sui prezzi!

Mi informo, decido...RISPARMIO!!

martedì 29 aprile 2008

Numero unico EMERGENZE

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Grazie al decreto del 22 gennaio 2008 del ministro delle Comunicazioni, avremo a breve un unico numero per le emergenze, il cosiddetto 112 NUE (Numero Unico Emergenze), valido su tutto il territorio dell'Unione Europea.
Grazie a tale numero sarà possibile, in tempo reale, identificare e  localizzare la persona che sta effettuando la chiamata.
Le chiamate pervenute al 112 NUE (Numero Unico Emergenze), saranno ripartite, attraverso un sistema di instradamento automatico garantito dalla Telecom, tra le sale operative della Polizia di Stato e dell'Arma dei Carabinieri, che provvederanno ad inviarle al presidio più prossimo alla posizione del chiamante (Commissariati P.S. distaccati, Compagnie o Stazioni CC).
In attesa che tale sistema venga adottato su tutto il territorio, rimane valida la possibilità del cittadino di continuare a chiamare i numeri di emergenza, ormai consolidati quali il 112, 113, 115, 116, 117, 118, 1515 e 1530, i quali non saranno aboliti ma continueranno ad assolvere la loro fondamentale funzione di pubblico soccorso.

domenica 27 aprile 2008

INGEO = Biobottiglia

bottiglia acqua

Grazie all'ingeo, nuova fibra rivoluzionaria della società statunitense Cargill Dow Llc (Minnesota) e derivata al 100 per cento da risorse naturali, a breve avremo sulle nostre tavole delle bottiglie biodegradabili al 100% che si decompongono in 80 giorni circa!

L'ingeo, nome derivato dal greco che sta per "ingredienti naturali della terra", ha le stesse prestazioni delle fibre sintetiche derivate dal petrolio ma a differenza di esse è al 100% derivato dalle piante e non dal petrolio.

Sarà l’acqua “Sant’Anna”, marchio leader di Fonti di Vinadio,  a mettere in commercio, prima assoluta in Italia , una bottiglia realizzata interamente con la rivoluzionaria plastica naturale che, anzicchè dal petrolio, si ricava da un processo di fermentazione che trasforma gli zuccheri vegetali (per ora derivati dal mais e in seguito da altri materiali di scarto come erba, giornali ecc.) in acido lattico e poi si polimerizzano per ottenere la fibra. Il il processo di produzione di Ingeo raccoglie il carbonio che le piante prelevano con la fotosintesi dall'aria, evitando lo spreco di carbonio tratto dalle riserve limitate di petrolio.

L’imprenditore Alberto Bertone, CEO e Presidente di Fonti di Vinadio, afferma:

Un esempio concreto può spiegare con maggior chiarezza la rivoluzione di Ingeo: se consideriamo 50 milioni di biobottiglie del peso di 27 grammi ciascuna, rispetto alla stessa quantità di bottiglie prodotte in comune PET, risparmiamo 13.600 barili di petrolio, ovvero la stessa quantità di energia che serve a fornire elettricità a 40.000 persone per un intero mese! Inoltre, riduciamo le emissioni di anidride carbonica pari a quelle emesse da 3.000 auto che percorrono in un anno circa 10.000 chilometri ciascuna. A Vinadio siamo in grado di produrre 50 milioni di bottiglie in una settimana di lavoro. E oggi in Italia si devono smaltire ogni anno oltre 5 miliardi di bottiglie.

giovedì 24 aprile 2008

Anatomia del Corpo Umano in 3D



Avete presente Google_Earth ? Sicuramente gran parte di voi conoscerà questa meraviglia di internet!
Ebbene, nell'era del web 2.0 esiste anche un google earth del corpo umano!
Si tratta di Argosy’s Visible Body, applicazione in stile web 2.0 che permette di esplorare il corpo umano in tutti i suoi dettagli, una vero e proprio Google Earth anatomico.
Un' applicazione davvero senza precedenti per l’anatomia del corpo umano. Utile sia per gli studenti di medicina che per gli appassionati del settore!
Essa comprende più di
1.700 strutture anatomiche, inclusi gli organi e i sistemi più importanti del corpo umano. Tutto ovviamente sfruttando un'ottima grafica 3D.
Consente inoltre ricerche approfondite delle varie strutture anatomiche, consente di ruotare e ovviamente esplorare tutte le parti del corpo, ruotare il modello in 3-dimensioni con un click o usando il joystick virtuale, effettuare uno zoom in- zoom out, cliccare sui sistemi o strutture per renderli trasparenti o nasconderli completamente, cliccare su una parte del corpo per conoscere il suo nome ecc.
Unico handicap: funziona solo con explorer e non con firefox.

martedì 22 aprile 2008

V2-DAY: il giorno della "Libera Informazione"


L'Italia non ha una informazione libera. Secondo Freedom-House
siamo al 64° posto come libertà di informazione...veniamo dopo la Guyana e Israele!!
Qui trovate l'elenco completo redatto da Freedom-House.
Questo è il motivo per il quale nessuna televisione, nessun giornale sta
promuovendo il referendum del 25 aprile per una "Libera informazione in un libero Stato".
Sarebbe la loro fine.
L'informazione libera e pluralista è la base della democrazia. Se qualcuno pensa che la democrazia sia costituita solamente dal mero atto di deporre la scheda elettorale nell'urna ogni 5 anni, si sbaglia di grosso. Anche nell'Italia mussoliniana o nella Russia di Breznev (capo assoluto dell'Unione Sovietica dal 1964 al 1982) si votava: i cittadini (sudditi) venivano chiamati a deporre le schede nelle urne ogni tot numero di anni. Ma a nessuno è mai passato per la testa di definire quei regimi "democratici"!
In Italia è arcinoto che, di fatto, la fonte primaria d'informazione è per almeno l'80% della popolazione la sola tv. Ma se ai cittadini vengono date, mediante la tv, solo verità parziali, quando non addirittura falsità spacciate per verità, allora si sta esercitando nei loro confronti una vera e propria violenza, perché si sta violando il diritto delle persone ad un'informazione corretta sancito dall'articolo 21 della nostra Costituzione.
Democratico è quello Stato e quel popolo in cui chi governa è sottoposto, tra i tanti controlli, a quell'informazione che dice i fatti per come stanno realmente.
L’unica via d’uscita, a parte il cambiare paese, è internet.
Se nei mesi e negli anni a venire aumenteranno i cybernauti sottratti alla televisione che racconta gli asini che volano, potremo sperare in un risveglio della coscienza collettiva di massa che premierà la verità e minerà il potere dell’oligarchia minoritaria bugiarda.
La nostra libertà di giudizio dipende dalla nostra libertà di informazione!
Se non c'è l'una non può esserci l'altra. Siamo ciò che vediamo e ciò che leggiamo!
Ecco perchè il quarto potere, cioè l'informazione, è importantissima e non deve assolutamente essere accentrata in poche mani o peggio ancora in mano ad una sola persona.
Il cosiddetto pluralismo dell'informazione è una condizione necessaria ed indispensabile per una sana democrazia.
Per cercare di cambiare le cose in meglio c'è bisogno della partecipazione di tutti!! Ciascuno di noi deve fare la propria parte! Non basta solo lamentarsi quando le cose non vanno (come ben sappiamo fare noi italiani). Bisogna agire! Tutti...non solo i soliti noti!
Diffondiamo il più possibile la notizia e i punti di raccolta delle firme per il referendum del 25 aprile!
I punti del referendum sono i seguenti:


1- abolizione dell'ordine dei giornalisti di Mussolini (Einaudi scrisse: "L'albo obbligatorio è immorale, perché tende a porre un limite a quel che limiti non ha e non deve avere, alla libera espressione del pensiero. Ammettere il principio dell'albo obbligatorio sarebbe un risuscitare i peggiori istituti delle caste e delle corporazioni chiuse, prone ai voleri dei tiranni e nemiche acerrime dei giovani, dei ribelli, dei non-conformisti")

2- cancellazione dei contributi pubblici all'editoria (
di un miliardo di euro all’anno), che la rende dipendente dalla politica

3- eliminazione del Testo Unico Gasparri sulla radiotelevisione, per un'informazione libera dal duopolio Partiti(RAI)-Mediaset


Il 25 aprile saremo in 460 punti in tutta Italia
e in città su 5 continenti.
Trova quello più vicino a te su: http://www.beppegrillo.it/v2day/mappa/
Partecipiamo numerosissimi!!!
E ricordate: "solo la conoscenza può renderci liberi"!!!


sabato 19 aprile 2008

ABOLIZIONE ICI: CHI NE PAGA LE CONSEGUENZE?



Berlusconi è stato chiaro: non appena al Governo via l'ICI a tutti gli italiani!!
Che bello! Avranno pensato in molti! Non pagheremo più l'ICI. Che buono il nostro futuro Presidente del Consiglio.
Ma analizziamo un pò meglio la cosa. Analizziamo un pò meglio la cosa tra noi, frequentatori del WEB, perchè se aspettiamo che ci dia una mano la nostra cara ed amata TV, rischieremo di aspettare invano.
Andiamo con ordine.
Chi paga l'ICI? Chi possiede un fabbricato o un terreno agricolo ed edificabile.
A chi va l'ICI? Si tratta di un tributo che ha preso la forma attuale con il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, ed è attualmente una delle entrate più importanti nel bilancio dei comuni italiani, sostituendo trasferimenti di fondi dallo Stato centrale.
Quindi l'ICI va nelle tasche dei comuni e non nelle tasche del Governo. Perciò Berlusconi taglia sì le tasse, ma quelle degli altri, cioè dei comuni!
Quale sarà la conseguenza più logica ed ovvia di tutto ciò? Che i comuni si troveranno dall'oggi al domani senza le elevate entrate derivanti dall'ICI e pertanto non potranno far altro che adottare una delle seguenti contromisure:
- sospendere alcuni sevizi fondamentali resi alla propria comunità a danno quindi della comunità stessa
- alzare le altre imposte comunali, cioè l' "addizionale comunale" istituita a decorrere dal 1 Gennaio 1999 come imposta addizionale all'imposta sul reddito delle persone fisiche, cioè all'IRPEF.
Nel caso venga adottata la prima ipotesi, a rimetterci saranno tutti gli abitanti del comune in considerazione.
Nel caso venga attuata la seconda ipotesi, a rimetterci saranno soprattutto, anzi possiamo pure dire solo i lavoratori dipendenti, cioè quelli che le tasse le pagano sicuramente in quanto vengono detratte a monte , dal sostituto d'imposta!
L’ICI, infatti, la pagano tutti e solo coloro che possiedono una casa, mentre l'addizionale comunale la pagano solo una categoria di cittadini, i lavoratori dipendenti, e questo non è giusto.

Sicuramente le tasse vanno ridotte ma il Governo dovrebbe iniziare dai tagli alle tasse statali, più che mettere mano alle tasse comunali ignorando tra l'altro gli effetti economici negativi che quest'operazione può comportare per ciascuna realtà comunale!

Quindi...meditate gente! Non fatevi abbindolare dai media o da chi li possiede! Siate sempre critici e soprattutto ragionate sempre con la vostra testa!

sabato 12 aprile 2008

Le infinite Balle Azzurre

No comment! Il video si commenta da solo!! Siamo veramente alla frutta.

Povera Italia!!

Di seguito le dichiarazioni di voto dei 3 grandi: Pino CORRIAS, Peter GOMEZ e Marco TRAVAGLIO !

C'è anche la risposta di Travaglio al peggior giornalista italiano: Filippo Facci.

Il link è questo.

martedì 8 aprile 2008

VOTO O NON VOTO... QUESTO E' IL PROBLEMA!



Sento parecchie persone parlare di partiti, di colori politici, di destra, di sinistra ecc. Oggigiorno, a mio avviso, andare a votare basandosi su queste cose ha poco senso. Abbiamo visto, infatti, che spesso destra e sinistra possono essere due facce della stessa medaglia. A questo punto, allora, che fare? Come comportarsi al voto? Credo che l’unico modo per non sbagliare, cioè per fare una scelta consapevole, una scelta che non si basi solo sugli slogan elettorali che ascoltiamo ogni giorno in TV, sia quello di andare a vedere chi sono le persone che sono state candidate dai partiti!Cioè controllare in primis che tali persone abbiano la fedina penale pulita, e poi cercare di racimolare quante più informazioni possibili su di essi in modo da conoscere il più possibile sulla loro vita e sulle loro “opere”.

Solo così si riuscirà ad evitare la trappola dei partiti e degli slogan elettorali, solo così si saprà a chi veramente si sta votando al di là del nome e del colore del partito o della faccia del suo leader. I partiti sono fatti di persone e non di colore, pertanto solo valutando attentamente chi sono le persone che lo compongono si può effettivamente fare una scelta consapevole!

Fortunatamente in questo lavoro di ricerca di informazioni sui vari membri delle liste dei vari partiti, ci vengono incontro due grandi giornalisti, Marco TRAVAGLIO e Peter GOMEZ, con il loro nuovo capolavoro: “Se li conosci li eviti” edito da Chiarelettere.

Si tratta di un vero e proprio “manuale di pronto soccorso” per aiutare tutti gli elettori a scegliere meglio ed in modo del tutto consapevole quali parlamentari nominati dai partiti votare e quindi mandare in Parlamento.

Già il nome del libro è molto significativo, ma il sottotitolo è ancora più esplicativo:

Raccomandati, riciclati, condannati, imputati, voltagabbana, fannulloni del nuovo Parlamento”.

Leggendo il libro viene fuori un quadro desolante! Un numero su tutti: 150 gli “impresentabili”possibili futuri parlamentari appartenenti a quasi tutte le liste!

Si va dai somari, che ignorano persino la data di scoperta dell’America, ai numerosi (anche questa volta) con la fedina penale sporca o quasi sporca.

Primo in classifica è il Popolo delle libertà (PDL)! Esso, infatti, nonostante non abbia ricandidato i vari Vito, Bondi, Pomicino, ecc., è comunque riuscito ad arrivare primo in questa allettante competizione. Grazie a numerose new entry di tutto rispetto, infatti, è riuscito comunque a raggiungere un più che degno risultato: 25 condannati in primo, secondo o terzo grado, più circa altrettanti tra indagati, rinviati a giudizio o salvati in corner grazie alla benedetta prescrizione!! Niente male è?! Risultato di tutto rispetto e soprattutto difficile da replicare!

Infatti il secondo classificato, l’UDC, si distanzia nettamente dal primo classificato.

In tal caso, infatti, i condannati fra provvisori e definitivi sono solo 5! Arriviamo a 9 se consideriamo anche gli indagati, rinviati a giudizio, salvati dalla prescrizione o miracolati da leggi vergogna e dalle varie forme di immunità e di insindacabilità parlamentare (compresi i dinieghi di autorizzazione all'uso delle intercettazioni telefoniche).

A seguire abbiamo “L’Arcobaleno con 2 condannati ,“La Destra” con 2 rinviati a giudizio, , i “Socialisti” con 1 condannato e finanche il “Partito Democratico” (PD), benché il suo leader avesse promesso di non candidare alcun condannato (né in primo, né in secondo e né in terzo), annovera tra le sue liste ben 2 condannati definitivi (Carra e Papania), 1 condannato in primo grado, 1 in appello, 5 indagati, 1 rinviato a giudizio, 3 salvati dalla prescrizione.

Per una lista completa di tutti i candidati nei guai con la giustizia leggete qui.

Una nota di merito va invece all’Italia dei Valori (IDV) di Antonio Di Pietro che, come ha riferito più volte, non ha candidato nemmeno un “impresentabile”! Anzi.

Scorrendo la lista dei suoi candidati si possono notare tanti nomi di persone di tutto rispetto, persone che veramente possono fare tanto per l’Italia. E mi riferisco a gente come Giuseppe Giulietti, ex segretario dell’Usigrai (Unione sindacale giornalisti RAI), che si è sempre battuto per la libertà di informazione (grazie anche al suo sito www.articolo21.info) , cosa importantissima in una democrazia che si rispetti! Ed inoltre, come non ricordare la sua ferma opposizione alla legge “bavaglio” proposta da Mastella e sostenuta sia da destra che da sinistra, legge necessaria a mettere il bavaglio ai giornalisti in merito alla pubblicazione di intercettazioni o atti di indagine non più coperti da segreto investigativo perché depositati alle parti.

Silvana Mura, persona che si è opposta con tutte le sue forze al tentativo dei segretari amministrativi di tutti gli altri partiti di ripristinare il finanziamento pubblico dei partiti e alla fine è riuscita a fa ritirare una legge già praticamente fatta con l’accordo bipartisan di destra e sinistra!

Pancho Pardi, filosofo e scrittore, che nel gennaio del 2002 è stato tra i promotori della prima manifestazione italiana per la libertà d’informazione e l’autonomia della giustizia. È tra i fondatori dell'associazione politica Laboratorio per la Democrazia, e nel 2007 ha aderito al V-Day di Beppe Grillo.

Teresa Cordopatri, simbolo della lotta alla n’drangheta in Calabria.

Franco Barbato definito dalla stampa “Il Sindaco anticamorra” dal 1992 al 1998 quando, in un momento particolare e difficile (sull’onda di Mani Pulite), il suo impegno e la sua coerenza lo hanno costretto anche ad una vita sotto scorta. È tra i promotori e sottoscrittori del “Manifesto per la riforma della politica” (primavera 2007) insieme a Beppe Grillo, Marco Travaglio, Pancho Pardi, Dario Fo, Elio Veltri, Oliviero Beha, Franca Rame, Roberto Alagna, Gianni Barbacetto, Anna Cinquegrane, Lidia Ravera.

Leoluca Orlando, avvocato,ex docente di diritto pubblico regionale all'Università di Palermo e vero e proprio simbolo dell’antimafia siciliana, è stato sindaco di Palermo nel 1993 e nel 1997, un periodo da molti ricordato come "la primavera" di Palermo, grazie soprattutto ad una serie di riforme attuate per allontanare gli interessi economici delle cosche dal Comune di Palermo. In particolare, è da ricordare il processo di dismissione dell’affidamento degli appalti per le manutenzioni a società sospettate di appartenere alle famiglie mafiose.

Elio Lannutti, un pilastro delle Associazioni dei consumatori. Da una sua idea nasce infatti l'associazione di consumatori indipendente Adusbef (Associazione difesa utenti servizi,bancari,finanziari,assicurativi), che presiede dall’atto della sua costituzione (13 maggio 1987). Da sempre a fianco dei consumatori contro i numerosissimi scandali finanziari che hanno colpito l’Italia negli ultimi anni, da quello della Bipop-Carire (ottobre 2001), ex banca fiore all’occhiello della nuova economia,al crack Parmalat, Cirio, bond argentini, ai “furbetti del quartierino”,contribuendo alle dimissioni dell’ex governatore di Bankitalia Antonio Fazio!

Infine, c’è lo stesso Di Pietro, che pur non essendo il De Gasperi del 2000, ha saputo opporsi con grande coraggio e determinazione all’indulto salva-Previti, salva-furbetti dal colletto bianco, e salva-corrotti, agli attacchi contro i pochi eroi rimasti in Italia, cioè i magistrati De Magistris e Forleo, al tentativo bipartisan di salvare il pregiudicato Cesare Previti ( condannato a 6 anni di detenzione per l'accusa di corruzione nell'ambito del processo IMI-SIR) alla Camera, al tentativo di salvataggio di D’Alema e Latorre da parte della giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera ed infine alla pessima controriforma dell’ordinamento giudiziario fatto dal ministro della Giustizia Mastella!

Inoltre ha saputo pronunciare molti “no” a difesa di noi tutti, dal “no” alla limitazione delle intercettazioni telefoniche, al “no” alla legge “bavaglio” di Mastella, al “no” al comma Fuda (politico italiano , ex Presidente della provincia di Reggio Calabria) che assicurava la prescrizione agli amministratori pubblici indagati dalla Corte dei conti per infrazioni contabili. Infine è stato uno dei pochi a dire “si” a Rete4 sul satellite in ottemperanza a quanto stabilito dalla sentenza dell’Alta Corte di Giustizia europea che, dichiarando illegittime le proroghe concesse a Mediaset dal 1999, privano da nove anni “Europa 7” delle frequenze necessarie per trasmettere. A tal proposito ricordo che se nel 2009 l'Italia non cambierà sistema, si beccherà una multa di 350-400 mila euro al giorno, con effetto retroattivo dal 2006. Questo perché i nostri politici (tranne Di Pietro e pochi altri) non vogliono applicare la sentenza suddetta! Loro se ne fregano e noi paghiamo!!

Mi fermo qui!

Concludendo, se tutta questa gente sopra descritta riuscirà ad andare in Parlamento, non potrà che fare del bene all’Italia. Faranno da contrasto ad eventuali altre leggi porcate che verranno sicuramente proposte a prescindere da chi vincerà le elezioni! E' la storia che ce lo insegna!

Infine voglio evidenziare una novità nel quadro politico italiano, sconosciuta ai più grazie alla nostra informazione che dà poca voce ai “pesci piccoli”. Mi riferisco al grande Stefano Montanari ( www.stefanomontanari.net , www.nanodiagnostics.it ), che ha avuto il coraggio di scendere in campo politico col suo nuovo partito “Per il Bene Comune” per cercare di salvare la nostra terra dalle continue minacce di distruzione che tutti i giorni le arrivano da parte di un popolo che ha ormai dimenticato di essere “fatto” di aria , terra ed acqua, e che quindi una volta che le ha distrutte o irrimediabilmente inquinate, non potrà che soccombere anch’esso insieme a loro!